Edition No 9/2021
44 CAMION 9 / 2021 Ticino L’incidente mortale occorso a un giovane autista durante l’aggancio del rimorchio M algrado le emozioni e la tristezza che si possono provare, simili incidenti devono soprattutto incitarci a rimetterci in discussione . Gli incidenti che avvengono re- golarmente non devono solamente essere considerati come degli eventi tragici: si tratta di trarne le lezioni opportune al fine di pre- venire simili tragedie in futuro. Agganciare un rimorchio non rappresenta generalmente un grandissimo problema. Nella maggior parte dei casi quest’ope- razione si svolge abbastanza facilmente. Il rimorchio è posizionato in un posteggio; ag- ganciarlo senza assistenza riesce bene se il timone del rimorchio è ben allineato, alla giu- sta altezza, a condizione che l’attacco sollevi la sicura nel momento giusto. Si tratta poi di far retrocedere lamotrice fino a quando l’anello di rimorchio solleva l’asse dal dispositivo di ag- ganciamento. L’aiuto di un terza persona Se il timone è ben sostenuto e nessuno lo ha toccato da quando il rimorchio è sta- to parcheggiato, questo in genere avviene abbastanza facilmente. Precisiamo che è la motrice che deve dirigersi verso il rimorchio e non il contrario. Tuttavia se il parcheggio non è piano, se il rimorchio deve essere aggan- ciato con una leggera angolazione oppure se l’altezza del timone non è facile da re- golare, questo diventa più difficile. In questo caso, servono generalmente diversi tentativi, dunque un po’ di tempo e talvolta pure l’aiuto di una terza persona. Sfortunatamente la terza persona non è sempre disponibile. Il trucco per farlo in modo diverso è ben noto alla maggior parte dei professioni- sti. Tutti sanno che non si deve procedere in questo modo ma lo fanno lo stesso: si allenta il freno a mano, il timone si libera e il rimorchio comincia a muoversi. Con un po’ di abilità, il timone può essere allineato con l’ag- gancio del rimorchio e collegato. Si guadagna una mezz’ora e il lavoro può continuare! Se il timone non si posiziona correttamente nel dispositivo di aggancio, non resterà pratica- mente più margine per frenare nuovamente A giugno 2021, durante l’aggancio di un rimorchio si è verificato un decesso: un apprendista è stato rinvenuto privo di vita tra il suo camion e il suo rimorchio.Voleva collegare il rimorchio alla motrice.A un passo dalla fine del suo apprendistato,questo giovane autista era motivato e aveva tutta la vita davanti a sé.Nessuno vuole trovarsi coinvolto in simili incidenti. Eppure succede ancora troppo spesso che un autista si ritrovi incastrato tra il suo camion e il suo rimorchio o ad essere investito o schiac- ciato dal proprio rimorchio.Tutti gli autisti hanno già sentito parlare prima o poi di questo pericolo. Non c’era bisogno di questo incidente per ricordarcelo. il rimorchio. Con un rimorchio pesante, basta un piccolo sasso o un piccolo dosso affinché il timone non possa più essere tenuto con la mano e vada dove non dovrebbe andare. È praticamente impossibile frenare un rimorchio che pesa diverse tonnellate. Se siete fortuna- ti, eviterete di essere investiti e ve la caverete con qualche livido che nessuno vedrà. Se siete sfortunati, potete incorrere in lesioni più gravi se non nel decesso. Se lo fate nelle prime ore del mattino oppure su un parcheggio poco frequentato, attenderete a lungo i soccorsi, talvolta anche fin troppo a lungo. Si potrebbe aggiungere: siete stupidi se lo fate lo stesso e non ci riuscite. Ma c’è di più. Trarre gli insegnamenti opportuni L’apprendista sfortunatamente deceduto era un buon elemento, tanto motivato quanto intelligente. Perché ha agito nel modo sba- gliato? Durante la sua formazione avrà sentito tantissime volte che non si doveva procede- re in quel modo. Ma ha potuto vedere con i suoi occhi che alcuni autisti esperti lo fanno regolarmente. E aveva soprattutto capito che questo metodo consentiva di guadagnare tempo. Infatti i responsabili dei trasporti e la direzione apprezzano che i loro autisti non perdano tempo. L’apprendista in questione ha malgrado tutto commesso questo errore da solo? No! Siamo tutti responsabili: tutti coloro che non gli hanno detto che non si deve procedere in quel modo. Tutti coloro che lo fanno tutti i giorni e che dimostrano ai giovani colleghi che anche se non si deve farlo, lo si fa comunque. Tutti coloro che tollerano questa pratica all’interno della loro azienda. Tutti coloro che ridono quando un autista non osa farlo e lo prendono in giro. Inoltre, nel caso che riportiamo qui, l’autista interessato era solo un apprendista. Il coraggio e la paura sono dei sentimen- ti che sono spesso in contrasto tra loro. La paura, ciononostante, ha già salvato diverse vite; può quindi essere anche una buona con- sigliera. Sarebbe auspicabile questo incidente servisse da monito. Bisogna quindi trarre gli insegnamenti opportuni: solo la motrice può essere spostata per essere accoppiata. Se questo non è possibile, bisogna ricorrere a una terza persona competente. Se nessuno è disponibile, si attende che qualcuno lo sia; anche gli autisti più esperti lo capiscono. Sa- rebbe opportuno che ne siano informati anche i responsabili dei trasporti e la direzione e che questa misura venga applicata con una tolle- ranza zero. Chiunque consenta o addirittura si aspetti tale procedura all’interno della pro- pria azienda agisce in modo particolarmente irresponsabile. Non bisogna giocare con la vita! I rimorchi devono essere posizionati in modo da poter essere facilmente accoppia- ti. L’autista che posiziona il suo rimorchio in un cantiere oppure in un terreno sa già che avrà dei problemi al momento in cui lo an- drà a riprendere. In caso di assenza di un posto di posteggio corretto, si prosegue con il proprio rimorchio, indipendentemente dal- le incidenze sulla TTPCP, la T assa su t raffico p esante c ommisurata alle p restazioni, per esempio ai chilometri percorsi. Qualsiasi au- tista che sganci e agganci regolarmente dei rimorchi ha bisogno di una telecamera di retromarcia supplementare per facilitare l’aggancio del suo rimorchio. Questi disposi- tivi non sono molto onerosi e facilitano am- piamente queste operazioni. Ci sono autisti che fanno tutti i giorni delle buone esperienze con queste telecamere. Ma non è neppure giusto dover pagare questi dispositivi di tasca propria. Gli apprendisti e gli autisti principianti danno spesso prova di grande motivazione e vogliono dimostrare di cosa sono capaci. Gli apprendisti dispongono di poca esperienza e commettono talvolta degli errori. Ma ci sono altri collaboratori che sono sotto pressione e che commettono errori simili. Commettere de- gli errori non è per forza pericoloso, ma può comportare delle perdite di tempo. Quelli che guidano da soli vogliono talvolta nascondere i loro errori e lo compensano con un maggior impegno. Se questo sforzo maggiore avvie- ne a scapito della sicurezza, i superiori de- vono intervenire e frenare l’ardore dei colla- boratori interessati. Come conclusione, è opportuno che gli autisti esperti che rilasciano il freno del rimor- chio per accoppiare il rimorchio e guidano con il timone in mano giocano con la loro vita e commettono un crimine contro tutti coloro a cui mostrano come fare . Dare l’esempio si- gnifica anche evitare di fare ciò che i giovani autisti non devono fare! (David Piras)
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